I consigli di Viola parte 2 - secondogeniti si nasce...

Sabato 20 Dicembre 2014

 

I Consigli di Viola, parte 2  Secondogeniti si nasce....ovvero....come cambia l'essere mamma con il secondo figlio...

 

Sono Viola ed ho solo 25 giorni ma posso dire, in quanto secondogenita, di potere dire la mia su molti argomenti :)

 

come IL BAGNETTO, ad esempio!

 

l primo bagnetto del primogenito è una cerimonia che si svolge una sola volta nella vita, per fortuna... Il livello di apprensione di mamma e papà è ai massimi livelli e basta un'indecisione per andare in crisi... La temperatura dell'acqua è uno dei fattori cruciali: un errore di pochi decimi e il bambino è fregato. Esistono termometri progettati apposta per questo scopo, antiurto, galleggianti  dotati di un'inerzia infida e difficilmente prevedibile. Siete due gradi sotto, aumentate la calda, il termometro sta fermo per un po', quindi parte e si ferma due gradi sopra, aumentate la fredda... Ho sentito di gente che ha fatto fuori dei boiler da caserma per riempire una vaschetta da 10 litri. In acqua poi il bambino viene trattato a 4 mani, 6 se c'è una nonna presente (se ci sono due nonne il papà deve levarsi prontamente daile scatole...!)..

Con il secondogenit, ovvero me, scompare il termometro: si puccia il gomito e si giudica ad occhio. La posizione del bambino viene corretta solo quando comincia a bere. Con il terzo si usa la tattica del polipo: lo si puccia, se le gambine si arricciano vuol dire che è troppo calda ;)

Credo che nessuno abbia mai lavato i figli dal quarto in poi, al massimo una passata al lavasecco prima di Natale , per togliere le macchie più evidenti...

 

IL PANNOLINO

Le aziende che producono pannolini fanno i soldi sui primogeniti. Il primogenito lo controlli: per definizione dopo ogni poppata; ogni volta che senti un rumorino; ogni volta che una nonna sente un rumorino (anche per telefono); ogni volta che senti un'odorino; -ogni volta che una nonna sente un'odorino (anche per telefono); ogni volta che non sai cosa fare. Apri, niente, ma il pannolino lo cambi lo stesso.

Con il secondogenito cambi il pannolino appena prima che i vicini di casa chiamino il camion per gli spurghi pensando che sia un problema di fossa biologica.

Il terzo il pannolino se lo cambia da solo, e pedalare. Dal quarto in su i pannolini o se li comprano, oppure vasino.

 

IL BIBERON

Dopo la nascita i casi sono due: o allattamento al seno, o biberon. L'allattamento al seno presenta molti vantaggi, è più sano, più naturale, il latte è sempre pronto alla temperatura giusta, la tetta è per definizione sterilizzata e allatta solo la mamma (questo, ovviamente, è un vantaggio solo se siete un papà). Ma il vantaggio più importante è quello di potere avere una mano libera, essendo la tetta autoreggente (almeno si spera). L'allattamento a biberon prevede viceversa l'uso di due mani, una che regge il bambino, l'altra che regge il biberon. La questione è di secondaria importanza per le prime poppate del primogenito, durante le quali rimirate rapiti con sguardo ebete il vostro virgulto, attenti a che non scenda una gocciolina di latte sulla guancina, e che la tettarella sia sempre piena acciocchè non abbiano a formarsi bolle d'aria nel pancino, noncuranti del fatto che sono le tre del mattino, ci sono 12 gradi e voi siete in mutande e canottiera, perchè travolti dal suo pianto isterico avete dimenticato pure le ciabatte.

Con il secondo quei 20 minuti che dura mediamente un poppata sono eterni. Dopo 30 secondi mamma comincia a guardarsi in giro sconsolata alla ricerca di qualcosa da fare, e soprattutto di un modo per farlo. Quei 90 cl di latte me li pareresti giù col compressore...

Di solito in queste situazioni ci si trova sul divano del salotto, e la prima tentazione è quella di accendere la tele, ci sarà pure qualche cavolo di roba da vedere...

 Per una delle leggi di Murphy il telecomando si trova sempre alla distanza di Tantalo, vicino ma irraggiungibile. E poi, anche se fosse raggiungibile, bisogna liberare una mano. Gli stratagemmi sono svariati: quello che viene più naturale è cercare di reggere il biberon con il mento, esercitando una leggera pressione. Viceversa si può liberare la mano che regge il bambino, tenendolo con l'incavo del braccio. Ad alcuni genitori dopo il secondo figlio spuntano addirittura delle ditina all`interno del gomito ;)  Alla fine ci si ingegna, si recupera il telecomando con un piede esibendo uno snodo tipo Heather Parisi, si libera una mano e si zappa, finalmente. Nel frattempo il biberon è orizzontale da 10 minuti, io ho ingurgitato aria sufficiente a farmi fare aria dal pancino per tutta la vita e mi sparo 2 ore di coliche . Non so cosa succeda dopo il secondo. Pare che il terzo impari prestissimo a reggersi il biberon da solo, mentre il quarto esce spesso per andare al ristorante. Sicuramente a casa nostra...

 

LA DOCUMENTAZIONE

Del primogenito si documenta tutto. Di mio fratello abbiamo addirittura delle specie di diari con gli appositi spazi per annotare giorno per giorno tutti i suoi parametri vitali e pagine speciali per gli eventi eccezionali, il primo dentino, la prima parola, i primi passi. A volte c'è anche uno spazio feticista per appiccicare ciocche di capelli o altri pezzi del bambino stesso. Una mamma ha tabellata in testa a vita tutta la curva di crescita del suo primogenito, come un gigantesco file excel. Anche il papà, che però dopo un paio di mesi formatta e non si ricorda più un bel niente...

Con il secondogenito scompare il quadernino, e con questo anche ogni tracciabilità. Il  grafico di crescita è un gradino: prima non c'era, adesso c'è. Del terzo ci rendono conto che il foglio è loro solo quando  chiede il motorino. Dal quarto in su è impossibile distinguerli dai compagni di nido, di asilo o di scuola. Dopo una festa di famiglie numerose capitainfatti  di beccarsi i figli degli altri.

 

IL SONNO

Il primogenito mangia ogni 2 ore, giorno e notte. Tra un pasto e l'altro talvolta dorme, ma siete talmente in ansia che non si ingozzi con il rigurgito che vi alzate comunqe ogni cinque minuti per vedere se respira. Il tempo di reazione a un suo pianto è di 6 secondi netti. Quando cresce va a letto con la mamma o col papà , o con entrambi, e si fa leggere un minimo di 8 favole per sera.

Io, secondogenita, mangio ogni 4 ore, la notte anche 6, e tra un pasto e l'altro dormo come un tonno, eppure ogni volta che vi sveglio mi becco un “oh noooo”

 Il tempo di reazione al mio pianto va dai 3 ai 15 minuti, ai quali va aggiunto il tempo per trovare la culla dispersa per la casa (cosa che ricorda molto la caccia al cellulare). Quando cresce va a letto con il primogenito, che gli racconta quello che gli pare. Il terzo mangia quando può e va a letto con i primi due, che gli raccontano le loro avventure sessuali. Dal quarto in poi dormono direttamente in discoteca.

 

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